“il cinema può mentire ma non lo sport” -Godard ** “cinema can lie but not sport” -Godard

 

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È di Jean-Luc Godard l’affermazione secondo cui “il cinema può mentire ma non lo sport”.

Pensieri ad alta voce.

Sono stata qualche giorno al Festival del Cinema di Cannes, giacché si è svolto in parallelo il  Mercato del Film, annata molto autoreferenziale, insomma come è stato annunciato il cinema francese si è auto-premiato.

Come biasimarlo? È dal 2019 che le luci del Palais-du-Cinema di Cannes erano spente.

Conosco il settore, niente cazzate. Ho fatto e visto tutto. Durante una carriera che dura da quasi 30 anni.

Dico le cose come stanno, quindi vorrei che le mei riflessioni siano rigeneranti.

Dovrai combattere per ciò che vuoi e in cui credi anche con un atteggiamento implacabile nel perseguire il tuo obiettivo, per sfruttare un vantaggio o esprimere critiche. Essere donna non è mai stato un vantaggio nel settore. Specie per una come me, e figurati in Italia…con il carattere che mi ritrovo, non faccio sconti. Quello che dico, faccio, e viceversa.

Scrivo questo per abbreviare o meglio far riflettere chi pensa di intraprendere questa attività che inizia per passione, per predisposizione, ma richiede una determinazione a superare ostacoli irti di meschinità. In nessun altro campo come il cinema e l’arte c’è tanto veleno e ipocrisia. E nessuna, nessunissima meritocrazia. E allora tirati su le maniche e combatti!

Gli italiani al Festival di Cannes? Il solito: Nanni Moretti e alla carriera Marco Bellocchio.

In pratica il lungo braccio del pensiero politico italiano di sinistra che controlla tutto; tutto il pensiero e così il comparto economico della Cultura. Al vertice chi distribuisce i quattrini dello Stato c’è solo un uomo: il Ministro Dario Franceschini e i suoi fedelissimi.

La Storia non passa mai e come ci insegna Giambattista Vico ritorna. Ritorna sempre.

Che sia di colore nero o rosso è irrilevante. È avere il controllo del pensiero ciò che conta, e con i quattrini della Cultura si compera tutto. E intanto il mondo ci rimprovera che non nascono più astri italiani…E nemmeno campioni di boxe, ma di questo ve ne parlerò in altro post.

Non c’è comparto della Cultura che non sia alle dipendenze economiche del Ministro della Cultura Dario Franceschini: cinema, documentari, TV, streaming, teatro, musica, Colosseo, Scala, arene di concerti, letteratura, editoria, l’80% dei media, siti archeologici, gallerie d’arte, mostre anniversari secolari, Leonardo, Raffaello, Dante… e tutto l’etc…!

Il Media-Europa per l’audiovisivo che dovrebbero incentivare la produzione, ci esaltano come uno dei paesi leader del settore in Europa…pazzesco! Guardate i numeri, solo pochi eletti e già milionari percepiscono fondi! E che burocrazia allucinante! Devi aver distribuito in almeno tre nazioni più l’Italia! E con un problema immenso che abbiamo da sempre per la diffusione del nostro cinema: la lingua italiana…parlata solo in Italia!  Dimentica il resto del mondo, Europa compresa. E con la TV pubblica che risponde solo alla politica. Palle, palle, palle…difussione di grandi menzogne!

È di Jean-Luc Godard l’affermazione secondo cui “il cinema può mentire ma non lo sport”.

Se l’anno scorso ho avuto un colpo di fortuna,  perché il mio docufilm fu selezionato a Cannes per il Concorso Ufficiale 2020, ma poi appunto è stata cancellata l’intera manifestazione, quest’anno quel colpo di fortuna non si è ripetuto. La precedenza giustamente è stata tutta per il Made in France….

Come ho già scritto e qui vi ricordo, a casa mia alla Mostra del Cinema di Venezia 2020, (ci ho debuttato quale autrice-regista-protagonista e produttrice) appunto l’anno scorso, direzione e presidenza, quest’ultimo anche molto con le mani in pasta sui quattrini che dispensa il Ministero della Cultura, vedi qua mio post scorso 28 luglio 2020, https://www.giannamariagarbelli.com/il-mostro-internazionale-del-cinema-di-venezia-si-e-espresso-the-international-venice-film-monster-it-has-thus-expressed-itself/gianna-garbelli

Dicevo in perenne controllo sul pensiero, per conto del politico ministro che li ha assunti, mi negarono senza spiegazione la mia partecipazione, han preferito fuori ogni limite di tempo, inserire, una così mediocre fiction americana, sul mio tema, appunto di Cultura Sportiva,  (e nel mio non si tratta di finzione, ma di verità) pur di sostenere i Black Lives Matter, del resto anche in ritardo, in agosto, e con distribuzione in streaming, con la regia e gli attori e tutti di colore nero, han tentato di dare prestigio ad una opera che di più non si può, mediocre. E in più un falso storico! Pur di sostenere i Black Lives Matter! Han negato la visibilità ad opera internazionale di autrice italiana di produzione italiana. Contenuto originale di prima mano:la mia. Ovviamente con i protagonisti di tutti i colori…che ignoranti!

E la presidente Cate Blanchette australiana di cittadinanza americana, ci ha fatto digerire la vittoria di Nomadland, la Mostra di Venezia è ormai da decenni il lungo braccio dell’industria cinematografica americana.

I francesi più nazionalisti giustamente si proteggono.

La politica italiana della sinistra non sa più a chi votarsi pur di incassare supporto…anche chi oggettivamente non glielo può dare!

Le giurie dei Festival Cinematografici sono inesistenti, sono soltanto passerelle per la visibilità di quel uno o l’altra attrice, e regista. Qualche ripetuta banalità, omosessualità, colore della pelle, come imperativo…la violenza sulle donne non fa rumore e come l’ingiustizia sociale non porta voti.

Più sono grandi gli investimenti dell’industria dell’intrattenimento, più è facile far man bassa di qualsiasi premio. Il business è tutto lì.

Nel cinema non c’è nessuna meritocrazia.

Nemmeno ormai più per la fantasia. Vince chi fa più scandalo o meglio ormai ogni limite è stato superato,  vince chi fa più fracasso, chi sbatte più forte le pentole.

Quest’anno il presidente, il regista americano Spike Lee a Cannes vestito di pink, ha urlato lo slogan appunto, “Black Lives Matter”, l’anno scorso, appena dopo l’assassinio di George Floyd, non ha potuto dal momento che il Festival di Cannes è stato cancellato, ormai è cantilena che attraversa tanto il cinema, quanto lo sport.

Si sa, Spike Lee è ambasciatore politico di quella sinistra americana, ovviamente il suo film è stato proiettato l’ultima sera sulla spiaggia della Croisette, come i grandi di ogni epoca…

È di Jean-Luc Godard l’affermazione secondo cui “il cinema può mentire ma non lo sport”.

E allora io che amo lo Sport, paladina della Cultura Sportiva, per i valori immensi che soprattutto nella Grande Boxe sono così ben espressi. E il problema del colore della pelle non esiste, no, non esiste nella Grande Boxe.

Sport di vera e alta competizione, di grande rispetto per l’avversario.

Va da sé che non amo il calcio, come ho ricordato più volte, se non la Nazionale solo perché la trovo divertente, mi fa sorridere vedere 26 calciatori che rincorrono una palla e il loro allenatore che può sostituire le pedine come gli pare. É un gioco godibile non di meno…

Ma considero il calcio un gioco elementare per bambini che non superino gli 11/12 anni.

La conferma del mio pensiero, (sono certa che i più accaniti tifosi del calcio, hanno pronto per me l’insulto…) è il comportamento avuto nella finale dello scorso 11 Luglio a Wembley della Nazionale inglese: solo dei mocciosi viziati, bambinetti di 11/12 anni, possono non accettare di essere secondi a nessuno.

Ma ai bambini si insegna, c’è ancora tempo. Non a gente di oltre 20 o 30 anni che incassa milioni per giocare…e si sfila la medaglia di secondo classificato, davanti alle telecamere di tutto il mondo, e così il pubblico che non ha applaudito al migliore di quella sera, e così le istituzioni inglesi che non hanno riconosciuto il merito alla vittoria dell’Italia Nazionale Calcio.

Inquadrato dalle telecamere, il broncio del bimbetto reale, 7 anni, figlio dei futuri regnanti del Regno Unito, è identico ai calciatori-mocciosi della nazionale inglese.

È di Jean-Luc Godard l’affermazione secondo cui “il cinema può mentire ma non lo sport”.

Ecco questo non solo fa crollare un mito fasullo che vuole che gli inglesi siano un popolo inclusivo, ma soprattutto evidenzia in modo sfacciato, che l’Inghilterra ha perso ogni valore che rende davvero aristocratico un popolo, una nazione in tempo di pace: il rispetto per l’avversario.

Fischiare sull’Inno di una qualsiasi Nazionale è oltraggioso! Gli inglesi lo hanno fatto sul nostro Inno di Mameli. 

Non sarebbe mai potuto succedere in un match di boxe una tale mancanza, una così squallida uscita dal ring, dove davvero si tratta di Noble Art. 

Dopo il confronto sul ring, gli Uomini e le Donne che hanno combattuto, c o m b a t t u t o, non giocato… si abbracciano. E non importa la bandiera, il credo, la fede, la lingua, il colore della pelle.

È per i valori che mi sono stati tramandati che m’ispiro alla Grande Boxe: Uomini e Donne con i valori a portata di mano.

Sì, si tratta di Cultura Sportiva.

Al Festival del Cinema di Cannes, esperienze extrasensoriali al Padiglione Italia. Insomma la casa dei matti… **At The Cannes Film Festival, extrasensory experiences at the Italian Pavilion. In short, the house of the madness …

Da settembre 2020 il film è distribuito in 4 lingue in queste 6 nazioni:

TenTazioni Metropolitane su AMAZON PRIME in ITALIA-USA-UK-GERMANY-AUSTRIA

E su CHILI IN ITALIA-POLSKA-UK-GERMANY-AUSTRIA

 

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Jean-Luc Godard’s statement that 

“cinema can lie, not sport.” 

Thoughts aloud.

I was a few days at the Cannes Film Festival, since the Film Market took place in parallel, a very self-referential year, in short, as announced, French cinema has self-awarded.

How to blame it? The lights of the Palais-du-Cinema in Cannes have been off since 2019.

I know the industry, no bullshit. I’ve done and seen it all. During a career spanning close to 30 years.

I say things as they are, so I would like my reflections to be regenerating.

You will have to fight for what you want and believe  with a relentless attitude in pursuing your goal, to take advantage or express criticism. Being a woman has never been an advantage in the industry. Especially for someone like me, and imagine in Italy … with this personality…-take-no-prisoners. What I say, I do, and vice versa.

I am writing this to shorten or rather make people think about undertaking this activity that starts out of passion, out of predisposition, but requires a determination to overcome obstacles fraught with meanness. In no other field like cinema and art where there is so much poison and hypocrisy. And none, absolutely no meritocracy. So roll up your sleeves and fight!

Italians at the Cannes Film Festival? The usual: Nanni Moretti and  The Honor Palm to Marco Bellocchio.

In practice, the long arm of Italian left-wing political thought that controls everything; all the thought and so the economic sector of Culture. At the top of those who distribute the money of the Government there is only one man: Minister Dario Franceschini and his loyalists.

History never passes and as Giambattista Vico teaches us it returns. It always comes back.

Whether it is black or red is irrelevant. It is having the control of thought that is what counts, and with the money of the Culture you buy everything. Meanwhile, the world reproaches us that Italian arts are no longer born … And not even boxing champions, but I will talk about this in another post.

No sector of Culture isn’t under the economic dependence of the Minister of Culture Dario Franceschini: cinema, documentaries, TV, streaming, theater, music, Colosseum, Scala, concert arenas, literature, publishing, 80% of the media, archaeological sites, art galleries, secular anniversary exhibitions, Leonardo, Raffaello, Dante … and all etc…!

The Europe- Media for audiovisual, which should encourage production, exalt us as one of the leading countries in the sector in Europe … crazy! Look at the numbers, only a select few and already millionaires receive funds! And what a hallucinating bureaucracy! You must have distributed in at least three countries plus Italy!

And with an immense problem that we have always had for the diffusion of our cinema: the Italian language … spoken only in Italy! Forget the rest of the world, including Europe. And with our public TV responding only to politics. Balls, balls, balls … it’s the spread of big lies!

Jean-Luc Godard’s statement that “cinema can lie but not sport”.

If last year I had a stroke of luck, because my docufilm was selected in Cannes for the Official Competition 2020, but then the entire event was canceled, this year that stroke of luck has not been repeated. The precedence was rightly all for the Made in France

As I have already written and here I remind you, at my house at the Venice Film Festival 2020, (I made my debut there as author-director-protagonist and producer) just last year, direction and presidency, the latter also very much with hands on the money dispensed by the Ministry of Culture, see here my post last 28 July 2020, https://www.giannamariagarbelli.com/il-mostro-internazionale-del-cinema-di-venezia-si-e-espresso -the-international-venice-film-monster-it-has-thus-expressed-itself / gianna-garbelli

I said in perennial control over thought, on behalf of the political minister who hired them, they denied me my participation without explanation, they preferred beyond all time limits, to insert such a mediocre American fiction, on my theme, precisely of Sports Culture, (and in mine, it is not fiction, but the truth) to support Black Lives Matter.

After all also late, in August, and with distribution in streaming, with the direction and the actors all black, have tempted to give prestige to a work that could not be more, mediocre. Plus a history fake! To support Black Lives Matter! Han denied the visibility of an Italian author of Italian production of an international work. Original first-hand content: mine. Obviously with the protagonists of all colors … how ignorant!

And the Australian president Cate Blanchette of American citizenship made us digest the victory of Nomadland, the Mostra del Cinema di Venezia, let call it with his original name, has been the long arm of the American film industry for decades.

The most nationalist French rightly protect themselves.

Left’s Italian politics no longer knows who to turn to in order to collect support … even those who objectively cannot give it to them!

The juries of the Film Festivals are non-existent, they are only catwalks for the visibility of that one or the other actress and director. Some repeated banality, homosexuality, skin color, as an imperative … violence against women makes no noise and like social injustice it doesn’t bring votes.

The larger the investments in the entertainment industry, the easier it is to grab any prize. The business is all there.

In cinema there is no meritocracy.

Not even for the imagination anymore. The winner is the one who causes the most scandal or rather, by now every limit has been exceeded, the one who makes the most noise, the one who bangs the pots harder.

This year the president, the American director Spike Lee in Cannes dressed in pink, shouted the slogan, “Black Lives Matter”, last year, just after the assassination of George Floyd, he couldn’t since the Cannes Film Festival has been canceled, it is now chant that runs through both cinema and sport.

We know, Spike Lee is the political ambassador of that American left, obviously his film was shown on the last evening on the Croisette beach, like the greats of every era …

Jean-Luc Godard’s statement that “cinema can lie but not sport”.

And then me that I love sports, Sport Culture, for the immense values ​​that especially in the Great Boxing are so well expressed. And the problem of skin color doesn’t exist, no, it doesn’t exist in the Great  Boxing.

Sport of true and high competition, of great respect for the opponent.

It goes without saying that I don’t love football, as I have remembered several times, if not the Italian  National team just because I find it funny, it makes me smile to see 26 players chasing a ball and their coach who can replace the pieces as he likes. It’s an enjoyable game nevertheless …

But I consider football an elementary game for children under the age of 11/12.

The confirmation of my thought, (I am sure that the most avid football fans, have the insult ready for me …) is the behavior had in the final of last July 11th  at Wembley of the English National team: only spoiled brats, children of 11 / 12 years, may not accept that they are second to none.

But children are taught, there is still time. Not to people over 20 or 30 years old who collect millions to play … and the runner-up medal is taken off, in front of all the cameras around the world, and so does the audience who didn’t applaud the best of that evening, and so the English institutions that have not recognized the merit of the victory of Italy National Soccer.

Framed by the cameras, the pout of the royal little boy, 7 years old, son of the future reigning Royal family of the United Kingdom, is identical to the football brats of the England National team.

Jean-Luc Godard’s statement that “cinema can lie but not sport”.

Here this not only breaks down a false myth that wants the British to be an inclusive country, but above all it brazenly highlights, that England has lost any value that makes a people, a nation in peacetime truly aristocratic: respect for the opponent.

Whistling on the anthem of any national team is outrageous! The British did it on our Italian Anthem of Mameli.

Such a lack could never have happened in a boxing match, such a squalid exit from the ring, where it’s really about the Noble Art.

After the confrontation in the ring, the Men and Women who fought, f o u g h t, not played… embrace each other. And it doesn’t matter the flag, the creed, the faith, the language, the color of the skin.

It’s for the values ​​that have been handed down to me that I am inspired by Great Boxing: Men and Women with values ​​at hand.

Yes, it’s about Sports Culture.

sul mio Naviglio Grande è Amore per l’Italia del calcio…🥊🥊on my Naviglio Grande Canal in Milano, Italian football  it’s about Love   

Since September 2020 the film has been distributed in 4 languages in these 6 countries:

TENTAZIONI METROPOLITANE ON AMAZON PRIME IN ITALIA-USA-UK-GERMANY-AUSTRIA

and on  CHILI IN ITALIA-POLSKA-UK-GERMANY-AUSTRIA