O si tratta della 3a Guerra Mondiale…**Or is about the III WAR WORLD…

????O si tratta della 3a Guerra Mondiale…

Era l’autunno 2005. Ricordo bene gli incendi scoppiati nelle Banlieau -periferia parigina dove nessun turista s’inoltra!

Ricordo l’autunno 2008 in una discussione a Los Angeles con due professori di Parigi, Jeanine e Jean, in un piccolo hotel dove vado spesso vicino alla UCLA University. Ero negli USA per lavoro, la mia grande passione ereditata: il pugilato. Loro i due prof a seguire una conferenza alla UCLA.

In Italia ormai si urlava al razzismo per via degli sbarchi quotidiani degli immigrati, incontrollati….e il razzismo italiano stupiva i due francesi! ‘Non si tratta di razzismo, si tratta di non avere la capacità di ospitare tutti e chiunque!’ Spiegavo il mio punto di vista. E’ difficile per me credere che ci siano italiani razzisti. Ma tanti insofferenti sì. Non c’è dubbio anche a ragione, quando a lamentarsi sono gli italiani più disagiati, quelli che davvero pagano per chi ha ancora più bisogno…!

E questi due professori  mi contestavano dicendomi: “ma proprio voi italiani che siete immigrati in tutto il mondo!” Sì, ma noi con la nostra grande cultura che poi è il 70% della civiltà di tutto l’ occidente, abbiamo arricchito il mondo, non abbiamo imposto la nostra religione, siamo stati e siamo esportatori di grandi valori e capacità che ben s’integrano con qualsiasi nazione e infatti ci trovate in tutto il mondo…dai mestieri più modesti ai più geniali. Insomma non siamo perfetti ospiti, ma quasi! Sappiamo adattarci a chi ci ospita!

E noi, a nostra volta non possiamo ospitare tutti. Sono tanti, sono diventati milioni! E non vogliamo fare dei ghetti come le vostre Banlieau, che incendiano Parigi e creano lo Stato d’Emergenza!

I due professori si sono zittiti, poi mi hanno dato la mano per ringraziarmi dell’analisi. Loro vivendo la quotidianità dei loro immigrati, non si rendevano conto della diversità culturale, dell’abbisso che c’è tra ospitare un italiano e un arabo o africano..

Mi hanno dato atto di quella riflessione, così schietta, lì seduti nella veranda del nostro bed & breakfast, nel cuore dell’università UCLA. L’istruzione ha il suo peso e le sue colpe! Ieri sera ho appreso la notizia della guerra scatenata nella notte scorsa nel cuore di Parigi, seguendo Maurizio Mannoni, e tutto lo studio RAI TG3 di Linea Notte sin dalle prime battute, sino alla chiusura. Ottimo lavoro d’informazione in tempo reale! Non ero così stupita, si dalla tragedia, ma del fatto che sia successo un atto di guerra vero e proprio, no.

E così all’istante, mi è tornato questo ricordo. Le Banlieau parigine sono ghetti, ghetti, che macinano rabbia, sono agglomerati anonimi, soffocati senza sfogo.., si respira l’ angoscia.

Conosco Parigi sin da ragazza mi sono avventurata nelle estati degli ultimi anni del liceo, a lavorare come guida turistica per agenzie di viaggio  nella capitale francese, per migliorare le lingue che apprendevo al liceo. La Francia ha le sue grandi colpe! Non ha ospitato le sue ex-colonie, ha creato squallidi ghetti senza sogni, luoghi da incubo, dove l’emarginazione ha portato i suoi stessi figli a ribellarsi.

Non ha coltivato l’istruzione, di fatto  libertè, egalitè, fraternitè, sono belle parole, ma  solo per i francesi figli di quela rivoluzione del ‘700, o popoli simili che si sono integrati, facilmente, perchè già storicamente condividevano la stessa cultura. Non per le Banlieau e i suoi figli di origine araba e africana, che non hanno avuto il Re Sole come passato, e sono li ancora bivaccati da ormai almeno tre generazioni.

Questo è quello che credo siano e sono in sintesi, i terroristi dell’ISIS o semplicemente IS- Stato Islamico, contro la Francia. I terroristi che colpiscono Parigi, sono francesi mai integrati. Ghetti senza identità. Non intendo giustificare in nessun modo il crimine compiuto, ovviamente. Questa è l’analisi del mio vagare nel mondo cercando di conoscere chi mi circonda.

Nel 2008 ho coperto per il Pugilato Dilettanti di tutto il mondo le Olimpiadi a Bejing nel 2008, ospite della Federazione Nazionale del Pugilato Francese Dilettanti. Noi Italiani abbiamo portato a casa l’ oro più ambito tra i dilettanti del pugilato la Medaglia d’ Oro nei Pesi Massimi con Roberto Cammarelle. Fine del risultato sportivo. Non c’è stato alcun seguito nei professionisti. E questa è un’altra storia …!  Ma la mia Olimpiade è stata un’esperienza esaltante perché i francesi così compatti nel loro gruppo multietnico hanno dato spazio anche a me…l’Italia non era, non è ancora pronta per le donne in cabina di regia nello sport. Sto sgretolando questo muro di diffidenza o peggio di resistenza maschilista a qualunque costo, l’ignoranza maschile e meglio di una donna! Pensano le redazioni maschiliste sportive italiane! La Francia capitanata e così i suoi tecnici Italo- Francesi, tra i quali Dominique Nato, e i suoi atleti di chiara origine araba e africana sul ring a difendere il tricolore francese: Khedafi Djelkhir, Daouda Sow, Jaoid Chiguer, John M’Bumba: solo uno, il francese bianco, biondo e con gli occhi azzurri- morto tragicamente durante un reality-show in Argentina proprio quest’anno- Alexis Vastine, fascinoso e tormentato…

Ho un ricordo intenso di quell ’Olimpiade magica, soprattutto per quel équipe così affiatata che magicamente si era subito trasformata in un gruppo di amici consapevoli di un’esperienza unica.  Mi hanno tutti abbracciato. Un’avventura umana indimenticabile di cui conservo ogni filmato, dei migliori momenti…

Quel viaggio alla scoperta di quella Cina diventata in un decennio così ricca economicamente da realizzare la più grandiosa  Olimpiade della Storia, come nessuna altra nazione ha mai fatto. Quasi impossibile da eguagliare. Non ho mai più seguito i dilettanti del pugilato,  solo in quel occasione. In quel percorso ho maturato che partecipare alle Olimpiadi aveva più un fine sociale che di risultato sportivo. Sono poi andata a trovare i miei amic francesi all’INSEPT- il villaggio degli atleti olimpici alle porte di Parigi- lì in un impianto ben gestito, l’integrazione è continua, la tocchi, si avvera.

E’ stato per me  un viaggio di conoscenza, e per tale rimane unico e appagante di grandi conquiste raggiunte.  Questo è il mio sguardo ai dilettanti del pugilato francese. I migliori professionisti nel pugilato  mondiale che invece seguo da anni, sono tutta un’altra storia. Ma questa riflessione volevo raccontarverla, perché questa notte di terrore sta spegnendo le speranza nel futuro che sono come quella gioventù che la notte scorsa è morta in un ordinario venerdì sera di  sano intrattenimento: tra musica, sport e ristorante. In nome di chi?

Nessun Dio è tale se ordina di uccidere.

Ma il  malessere delle Banlieau è asfissiante. E il Ghetto si è ribellato e ora dobbiamo conviverci, di più i francesi che lo hanno creato. Nessuno è fuori mira, tutta l’ Europa è coinvolta. Questa volta, solo tutti uniti possiamo fermare il peggio:  EUROPA, IRAN, USA, RUSSIA.

Finiamola con la guerra fredda tra USA e RUSSIA, non è più di moda…
Se alla Francia riesce quell’integrazione sociale come gli è riuscita nello Sport, la Francia esce dall’incubo della guerra del terrore che lo Stato Islamico, l’ISIS, ha ormai messo in atto.

Parigi la notte scorsa 13 11 2015, come lo scorso 7 gennaio, ha subito un durissimo colpo di estremo terrorismo,  con i suoi incondizionati fedeli, terroristi-suicidi,  figli della stessa nazione: la Francia.

O si tratta della 3a Guerra Mondiale, come ha detto oggi Papa Francesco.

USA-_-CHINA-FRIEND-IN-BEIJING-  08 08 2008  Beijing Olympics the Opening Night.

GGARBELLI-_-LA-NATIONAL-FRANCAISE-DE-BOXE-AINA-2009-MILAN with the Fench Amateur Boxing Champions from left Daouda Sow,  my Father Giancarlo e my brother Gabriele Garbelli, John M’Bumba e Alexix Vastine, with glasses on the trainer

GGARBELLI-_-LA-NATIONAL-FRANCAISE-DE-BOXE-AIBA-2009-MILANO

File created with CoreGraphicsMokhtar Hadjri trainer Pugili Tunisia

ROBERTO-CAMMARELLE-BEIJING-2008-GOLD-MEDAL-HEAVYWEIGHTnotte della vittoria 24 08 2008 di  Roberto Cammarelle Medaglia  d’ Oro Pesi Massimi, Beijing Olympics 2008

GG &JCB DREAMJean-Claude Bouttier grande campione pro,  nella storia della Francia e  commentatore per Canal Plus a Beijing Olympics 2008 – ONE WORLD ONE DREAM –

 

?? Or is about the III WAR WORLD…

It was autumn 2005. I remember well the fires that broke out in the Banlieau -periphery in Paris where no tourist is forwarded! I remember Fall 2008 in a discussion in Los Angeles with two Paris professors, Jeanine and Jean, in a small hotel where I often go to UCLA University. I was in the US for work, my great inherited passion: boxing. They two professed to attend a conference at UCLA. In Italy, people were now shouting at racism because of the daily landings of immigrants, uncontrolled …. and Italian racism amazed the two Frenchmen! ‘It’s not about racism, it’s about not having the ability to accommodate everyone and everyone!’ I explained my point of view. It is difficult for me to believe that there are racist Italians. But many intolerant yes.

There is no doubt even rightly, when to complain are the most disadvantaged Italians, those who really pay for those who need it even more …! And these two professors challenged me saying: “but you Italians who are immigrants all over the world!” Yes, but we with our great culture that is then 70% of the civilization of the whole West, we have enriched the world, we have not imposed our religion, we have been and we are exporters of great values ​​and capacities that integrate well with any nation and in fact we find ourselves all over the world … from the most modest jobs to the most brilliant. In short, we are not perfect guests, but almost!

We know how to adapt to those who host us! And we, in turn, can not accommodate everyone.

They are many, they have become millions! And we do not want to make ghettos like your Banlieau, which ignite Paris and create the State of Emergency! The two professors were silent, then they gave me my hand to thank me for the analysis. They living the daily life of their immigrants, did not realize the cultural diversity, the abyss that there is between hosting an Italian and an Arab or African .. They gave me an account of that reflection, so candid, sitting there on the veranda of the our bed & breakfast, in the heart of the UCLA university. Education has its weight and its faults!

Yesterday evening I learned the news of the war unleashed last night in the heart of Paris, following Maurizio Mannoni, and the whole RAI TG3 studio of Linea Notte from the very beginning, until the closure. Excellent information work in real time! I was not so amazed, yes, by the tragedy, but the fact that a real act of war happened, no.

And so instantly, I remember this memory. The Parisian Banlieau are ghettos, ghettos, which grind anger, are agglomerated anonymous, suffocated without vent …, you can feel the anguish. I know Paris since I was a girl I ventured into the summers of the last years of high school, to work as a tour guide for travel agencies in the French capital, to improve the languages ​​I learned in high school. France has its great faults! He has not hosted his former colonies, he has created squalid dreamless ghettos, nightmarish places, where marginalization has led his own children to rebel.

Did not cultivate education, in fact  libertè, egalitè, fraternitè, are nice words, but only for the French children of that revolution of the ‘700, or similar peoples that are integrated, easily, because they already historically shared the same culture. Not for the Banlieau and its children of Arab and African origin, who have not had   “Le Roi Soleil” the King Sun Louis XIV,   as their past, and they are still there bivaccati for at least three generations now.

This is what I believe and are in short, the ISIS terrorists or simply IS-Islamic State, against France. The terrorists who hit Paris, are French never integrated. Ghets without identity. I do not intend to justify the crime in any way, of course. This is the analysis of my wandering in the world trying to know who surrounds me.

In 2008 I covered the 2008 Olympics in Bejing for the Amateur Boxing around the world, hosted by the National Federation of French Boxing Amateurs. We Italians have brought home the most coveted gold among boxing amateurs the Gold Medal in Mass Media with Roberto Cammarelle. End of sports result. There was no following in the professionals. And this is another story …!

My Olympics was an exciting experience because the French so compact in their multi-ethnic group have given space to me … Italy was not, is not yet ready for women in the control room in sport. I am crumbling this wall of distrust or worse of macho resistance at any cost, male ignorance and better than a woman! The Italian sporting machinist editors think! France captained and so its Italian-French technicians, among them Dominique Nato, and his athletes of clear Arab and African origin in the ring to defend the French tricolor: Khedafi Djelkhir, Daouda Sow, Jaoid Chiguer, John M’Bumba: only one, the French white, blond and with the blue eyes – tragically died during a reality show in Argentina just this year – Alexis Vastine, fascinating and tormented …

I have an intense memory of that magical Olympics, above all for that team so close that magically it was immediately transformed into a group of friends aware of a unique experience. They all hugged me. An unforgettable human adventure of which I preserve every film, the best moments … That journey to discover that China, which has become so rich in economics in a decade, to realize the greatest Olympics of History, like no other nation has ever done.

Almost impossible to match. I never again followed the amateurs of boxing, only on that occasion. In that path I gained that participating in the Olympics had more of a social purpose than a sport result.

I then went to see my French friends at INSEPT – the Olympic athletes village near Paris – there in a well-managed facility, integration is continuous, touches, comes true. It was a journey of knowledge for me, and for this reason it remains unique and fulfilling of great achievements. This is my look at the amateurs of French boxing.

The best professionals in world boxing that I have been following for years are a whole other story. But this reflection I wanted to tell you, because this night of terror is stopping the hope in the future that are like that youth who died last night on an ordinary Friday evening of healthy entertainment: between music, sport and restaurant. In whose name?

No God is such if he orders to kill.

The malaise of the Banlieau is asphyxiating. And the Ghetto has rebelled and now we have to live with it, more the French who created it. No one is out of sight, all of Europe is involved. This time, only all united we can stop the worst: EUROPE, IRAN, USA, RUSSIA.

Let’s stop with the cold war between USA and Russia, it’s no longer fashionable … If France succeeds that social integration as it has managed in Sport, France comes out of the nightmare of the war of terror that the Islamic State, the ISIS, has now implemented.

Paris last night 13 11 2015, like last January 7th, suffered a severe blow of extreme terrorism, with its unconditional loyalists, terrorists-suicides, children of the same nation: France.

Or it is the 3rd World War, as Pope Francis said today.