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GIORGIA & ATREJU capire bene
Giorgia Meloni quando parla ha spessore. Sentirla ieri domenica 15 dicembre protagonista nella magnifica cornice del Circo Massimo, nella “sua” Roma, scandire i risultati e il suo cammino con gli alleati di governo a supportarla, in un “non ci lasceremo mai”…
Le sue parole in alcuni momenti mi sono parse estrapolate dal mio Blog, dove scrivo di cultura sportiva, di cinema, di pensiero culturale e certo contro il malaffare, contro le mafie.
Lei ripete in un refrain, che non fa male risentire, rassicura che lei è sempre la stessa Giorgia Meloni.
Una leader come Giorgia non si è mai vista. Direi dai tempi di Silvio Berlusconi ma direi meglio di Silvio. Non sto ad elencare i perché…ma sottolineo almeno gli scenari internazionali di guerra con cui tiene testa alle promesse, certo non sono gli stessi dei migliori anni Berlusconi.
Giorgia viene dal basso…e ne è orgogliosa. È una gran lavoratrice. Umile. Questo traspare.
Il popolo di Fratelli d’Italia nel corso dei 25 anni della nascita di Atreju, era il 1998, questo appuntamento annuale è cresciuto molto. Un raduno tanto democratico in un palcoscenico in cui ci trovi tutti ma proprio tutti. Elon Musk, quando venne l’anno scorso, ha capito qui che doveva mettersi in politica. Penso io…
Giovanna Botteri mi ha chiesto se ero lì per pattinare…Gran professionista Giovanna Botteri anche se non sempre sono d’accordo, ma il caldo di Roma anche quando piove a dirotto non stimola il pattinaggio sul ghiaccio…quindi non ero venuta esattamente per una pattinata e via!
Il calore dell’applauso dei presenti lo hanno avuto, il ministro dell’interno inglese Yvette Cooper, venuta a prendere lezioni per la gestione dei confini, si è confrontata con il nostro ministro dell’Interno Piantedosi che sottolinea l’efficacia del progetto albanese.
Poi l’omologo di Giorgia Meloni il Primo Ministro Libanese Mikati, presentato sul palco proprio da Giorgia Meloni, il libanese emozionato di tanto entusiasmo, ha ricevuto un pieno di rassicurazioni da parte del popolo di Atreju. Non aveva più parole per ringraziare dell’amicizia tra il Libano e l’Italia, non basterebbero 100 pagine…Giorgia Meloni.
E l’entrata da rock star di Javier Milei, che ha più volte ribadito di non essere un politico ma un economista. Io ci ho visto un personaggio molto sicuro di sé, che mi è pare la via miglior per risvegliare l’Argentina dal torpore dello statalismo che ne ha decretato il collasso economico.
Un personaggio carismatico quale Milei è una voce grossa a cui puoi essere non d’accordo nei suoi modi colorati, ma ha una sua ricetta. Tanto vale provare a cucinarla…tutto è meglio di un una nazione in default! E lui in un anno ha ottenuto risultati grandi dal punto di vista economico….ma la povertà tra le gente è però aumentata. Il tempo è necessario.
Giorgia ha parlato al suo popolo di Atreju, ha parlato con fermezza, non le ha mandate a dire a nessuno.
Quanto al contenimento dell’immigrazione, ha ribadito che il piano dell’Albania altro non è che un deterrente per chi aspira a deportare i migranti in Europa, che gli stessi verranno dirottato in Albania. Detto così dovrebbe funzionare, soprattutto contro la criminalità che ne controlla il traffico umano. Mi pare banale sottolineare che contro il crimine non è facile escogitare soluzioni.
Poi uno dietro l’altro, in una domenica splendente di sole, si sono succeduti: Maurizio Lupi, il milanese che potrebbe essere credibile successore del nostro attuale Sindaco di Milano, Beppe Sala a cui nel 2027 scade il secondo mandato.
Lorenzo Cesa, che rivendicato la paternità della destra di Silvio Berlusconi, ha ricevuto sonori fischi…in effetti la destra italiana nasce ben prima del governo Berlusconi.
Poi Salvini in forte difficoltà, ha sottolineato la sua paura dell’esito del tribunale di Palermo di cui è imputato di sequestro di persona della nave Open Arms nel 2018, il cui l’esito è appunto il 20 dicembre prossimo.
Poi un mite Tajani, ha sottolineato le differenze che rafforzano e non che dividono, del resto altrimenti la destra italiana sarebbe un unico partito e non una coalizione come invece è.
In comune, tutti protesi a finire il mandato che han dato loro gli elettori italiani.
Il mio pensiero è che Giorgia governerà a lungo perché non solo è stimata a livello internazionale e di questo chiunque sia italiano dovrebbe esserne orgoglioso, ma ha quel saper fare, di chi sa allungare la mano a chi è in disgrazia, e comunque evolvono gli eventi sulla scena internazionale, a me Giorgia Meloni appare leale. La lealtà è quel valore che sancisce l’amicizia tra i popoli. Tra le persone. Lo considero un valore vitale.
Quanto agli altri della compagine di partito sin che c’è lei al comando, tutto tiene.
Nel suo partito e al Governo più in generale e per i momenti caotici internazionali, la ritengo insostituibile.
Del resto così anche sono andate le cose in Europa. Brava Giorgia! In due anni hai conquistato credibilità internazionale, coerente con le tue promesse. Non è da tutti…Intanto che molte nazioni Europee e non, sono in così grave difficoltà.
Ci sei e non solo per l’Italia. L’Europa ha bisogno della tua coerenza. L’America ti ha adottato, chiunque sia il Presidente, un ponte che è vitale per l’Europa, per l’Ucraina, e per il Mediterraneo.
Credo che la lealtà sia il “segreto” di Giorgia Meloni che l’abbia resa credibile agli occhi del mondo. E dunque così si è concluso Atreju 2024 – la via Italiana-.
Tanta gente, tanto pubblico caloroso per lei per Giorgia Meloni in questa festa di Atreju tra le rovine romane del Circo Massimo, che rocambolescamente venerdì 13 dicembre nonostante lo sciopero, ma imperterrita non volevo mancare. Oltre ai panel, mi sono aggirata tra il mercatino natalizio, e le varie sessioni, vi rassicuro nessuna ombra di Fascismo.
Come dico sempre il Fascismo è seppellito con chi davvero ha partecipato a quel momento della Storia Italiana. Non è rimasta anima viva. Il tempo scorre per tutto, morto il suo fondatore e morti i sostenitori dell’epoca, tutto il resto è fuffa…Ognuno vive il suo tempo.
E dunque questa volta non ho voluto mancare Giorgia Meloni, dal vivo l’avevo conosciuta a Palazzo Lombardia nel 2012, la sua lealtà con cui si presenta al mondo mi è sembrata la stessa.
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BANDIERE DI FRATELLI D’ITALIA IERI 15 DICEMBRE 24 ad ATREJU 🥊🥊FLAGS OF BROTHERS OF ITALY YESTERDAY DECEMBER 15th, 24 AT ATREJU
JAVIER MILEI, President of Argentina at ATRJU, last Saturday, December 14th
MIKATI PRIME MINISTER OF LIBANON at ATREJU in Roma, Saturday, December 14th
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GIORGIA & ATREJU got this straight
Giorgia Meloni has depth when she speaks. Hearing her yesterday, Sunday, December 15th, the protagonist in the magnificent setting of Circo Massimo, in “her” Roma, punctuating the results and her path with the government allies to support her, in a “we will never leave each other”.
Her words sometimes seemed to be extrapolated from my Blog, where I write about sports culture, cinema, cultural thought, and certainly against corruption and the mafia.
She repeats in a refrain that does not hurt to hear again, reassuring us that she is always the same Giorgia Meloni.
A leader like Giorgia has never been seen. I would say since the times of Silvio Berlusconi but I would say better than Silvio. I will not list the reasons…but I will at least underline the international war scenarios with which she stands up to her promises, sure not the same as the best Berlusconi years.
Giorgia comes from a low class, and she is proud of it. She is a hard worker. Humble. This shines through.
The people of Fratelli d’Italia during the 25 years of the birth of Atreju, it was 1998, this annual event has grown a lot. A very democratic gathering on a stage where you find all of us, absolutely all of us. Elon Musk when he came last year, understood here that he had to get into politics. I think…
Giovanna Botteri asked if I was there to skate… Great professional Giovanna Botteri even if I don’t always agree, but the warm December of Roma even when it’s pouring with rain doesn’t stimulate ice skating… so I didn’t exactly come for a skate, and off we go!
The warmth of the applause of those present, the English Interior Minister Yvette Cooper, who came to take lessons for border management, met with our Interior Minister Piantedosi who underlined the effectiveness of the Albanian project.
Then Giorgia Meloni’s counterpart, the Lebanese Prime Minister Mikati, was introduced on stage by Giorgia Meloni, the Lebanese were moved by so much enthusiasm and received full reassurance from the people of Atreju. He had no more words to thank for the friendship between Lebanon and Italy, 100 pages would not be enough…Giorgia Meloni.
And the rock star entrance of Javier Milei, who has repeatedly reiterated that he is not a politician but an economist. I saw a very self-confident character, who seemed to be the best way to awaken Argentina from the torpor of statism that decreed its economic collapse.
A charismatic character like Milei is a big voice with whom you may not agree in his colorful ways, but he has his recipe. You might as well try to cook it… anything is better than a nation in default! And in one year he has achieved great results from an economic point of view….but poverty among the people has increased. Time is necessary.
Giorgia spoke to her people of Atreju, she spoke firmly, and she didn’t mince words with anyone. As for the containment of immigration, she reiterated that Albania’s plan is nothing more than a deterrent for those who aspire to deport migrants to Europe, that they will be diverted to Albania. Put like that, it should work, especially against the criminality that controls human trafficking. I think it’s trivial to underline that it’s not easy to come up with solutions against crime.
Then, one after the other, on a bright sunny Sunday, they followed: Maurizio Lupi, the Milanese who could be a credible successor to our current Mayor of Milano, Beppe Sala, whose second term expires in 2027.
Lorenzo Cesa, who claimed paternity of Silvio Berlusconi’s right, received loud boos… in fact, the Italian right was born well before the Berlusconi government. Then Salvini, in great difficulty, underlined his fear of the outcome of the Palermo court in which he is accused of kidnapping the Open Arms ship in 2018, the court should decide next December 20th.
Then a mild Tajani underlined the differences that strengthen and not split, otherwise, the Italian right would be a single party and not a coalition as it is.
In common, all are intent on completing the mandate that Italian voters have given them.
My thought is that Giorgia will govern for a long time because not only is she esteemed internationally, and anyone who is Italian should be proud of this, but she has that know-how, of someone who knows how to reach out to someone in disgrace, and however events evolve on the international scene, Giorgia Meloni appears loyal to me.
Loyalty is that value that establishes friendship between nations. Between people. I consider it a vital value.
As for the others in the Party team, as long as she is in charge, everything holds up.
In her Party, Fratelli d’Italia, and the Government more generally and for the chaotic international moments, I consider her irreplaceable.
After all, this is also how things went in Europe. Well done Giorgia! In two years you have gained international trust, consistent with your promises. It’s not for everyone… Meanwhile, many European nations and beyond are in such serious difficulty.
You are here and not only for Italy. Europe needs your coherence. America has adopted you, whoever the President is, a bridge that is vital for Europe, for Ukraine, and for the Mediterranean.
I believe that loyalty is the “secret” of Giorgia Meloni that made her credible in the eyes of the world. And so Atreju 2024 – the Italian way- ended.
So many people, so many warm audiences for her for Giorgia Meloni in this Atreju celebration among the Roman ruins of the Circo Massimo which daringly Friday 13 December despite the strike, but undaunted I didn’t want to miss. In addition to the panels, I wandered around the Christmas market, and the various sessions, I reassure you, no shadow of Fascism.
As I always say, Fascism is buried with those who truly participated in that moment of Italian History. There is not a living soul left.
Time passes for everything, its founder is dead and so his supporters of the time are dead, everything else is fluff…Everyone lives in their own time.
And so this time I didn’t want to miss Giorgia Meloni, I had met her in person at Palazzo Lombardia in 2012, her loyalty with which she presents herself to the world seemed the same to me.
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