9 NOV 2017 Stasera sono stata ad un incontro al Palazzo delle Stelline, qui a Milano. Nei relatori c’era Claudio Martelli, allora ho pensato una serata ideale per rivedere certo degli Amici. Ho salutato il nostro Sindaco CARLO TOGNOLI, in gran forma con Dorina sua moglie. Un grande sindaco per Milano dei miei anni di giovane attrice teatrante e poi dopo il salto ad autore/regista. La serata è iniziata con intervento infelice con il relatore Barberis del PD il quale ha esordito lodando gli anni del Riformismo del PC, Liberale e Cattolico e Socilaista. Volevo alzarmi subito ed andarmene. Asino o imbonitore piazzista…?!
Non è questa la Storia di Milano. Finalmente è arrivato il turno di CLAUDIO MARTELLI: ha ridato immediatamente i fatti alla storia. Milano Riformista nasce coni Socialisti di Turati. Mi ricordavo questo passaggio, non perché io abbia una particolare cultura politica di sinistra, ma perché tra i miei Padri culturali preziosi c’è anche Carlo Tognoli e questa fase della nostra Storia me l’aveva raccontata lui, quando l’ho frequentavo più da vicino come Sindaco ed è stato nostro Ministro della Cultura.
Dunque risentire la Storia per come è stata e non come vorrebbero venderci il PD, non è quella tutti a braccetto attraverso un secolo di baci&abbracci. Non ricordavo infatti, buon sangue tra PSI e PC. Ovviamente non ho mai votato PC in vita mia, chi mi conosce e mi segue, sa bene che il comunismo non può essere e non è la mia di Storia. Ma sì PSI, sin dalla mia prima scheda elettorale. Non ho mai avuto una tessera di partito. Ma sono stata una simpatizzante PSI. Martelli stasera è stato lucido. Ecco cosa intendo quando dico che non si può oscurare, imbrogliare, mistificare la Storia. Seguirò ancora Claudio Martelli, onestà intellettuale che tramanda con rispetto e rigetta qualsiasi compromesso che non appartienga ai fatti e di come essi si sono succeduti. Ci manca una personalità politica così preparata, e che sappia valutare, distaccato, il tempo contemporaneo in cui viviamo, del nostro evolversi sociale. Ha parlato della sua legge sull’immigrazione, dei suoi perché del tempo in cui la promosse e come oggi non sia attuale. Il tanto è troppo. Martelli è stato al di sopra, e così attuale nell’esporre la diagnosi, di come il vuoto politico lasciato, sia malamente colmato da chi sa sentire i bisogni della gente. Senza sapere bene dove andare. Non è certo Marx il nostro Padre della Patria.. E tanto ancora di più. È un Milanese DOCG. Claudio Martelli sarebbe un’opposizione credibile. Sì gli ho fatto un grande applauso. Perché io riconosco il merito. Forse questo ci differenzia. Però…